Intervista a Danilo Petrucci
1. Sei uno dei pochi ad aver corso sia in MotoGP che nei rally: cosa ti spinge a metterti sempre alla prova?
Mi piace andare con qualsiasi tipo di moto, fin da piccolo mi piaceva sia la pista che il fuoristrada così negli anni ho sempre cercato di allenarmi per essere veloce con tutti i tipi di moto
2. Quando togli il casco, chi è Danilo nella vita di tutti i giorni?
Danilo nella vita di tutti i giorni cerca di essere un ragazzo normale, cerco di stare il più possibile con le persone a cui voglio bene, non mi piace stare al centro dell’attenzione quanto piuttosto mi piace stare con i miei amici perché mi trattano come il Danilo amico di scuola
3. C’è stato un momento in cui hai davvero pensato di mollare tutto?
Si c’è stato un momento in cui non ne potevo più, però poi un infortunio mi ha fatto capire quanto mi mancava andare in moto, quindi poi ho ritrovato quella gioia nel fare le corse.
4. Quanto conta la testa, rispetto al talento, in un pilota che affronta sfide così diverse?
La testa conta tanto, perché nello sport sono più i momenti difficili di quelli belli, quindi conta avere tanto spirito di sacrificio e voglio di mettersi in gioco e imparare dai migliori
5. C’è un ricordo o una persona che ha segnato il tuo percorso nel mondo delle moto?
Sicuramente mio padre e la mia famiglia tutta compresa mia mamma e mio fratello si sono sacrificati tantissimo per farmi correre fin da quando ero piccolo. Abbiamo rinunciato a molte cose per farmi inseguire il mio sogno
6. Quando affronti situazioni estreme, cosa ti dà fiducia?
La fiducia in me stesso è quello che mi spinge a fare di più, penso sempre che nello sport si perde molte più volte di quando si vince, ma la consapevolezza di dare tutto è la cosa che mi fa sentire a posto
7. Qual è la sensazione più forte che ti regala la moto, quella che ti fa tornare sempre in sella?
La sensazione più forte che mi dà la moto è la velocità e soprattutto ogni volta che salgo in moto provo sensazioni che mi sembrano ogni volta diverse, come se ogni volta fosse la prima volta
8. Ti consideri più istinto o strategia quando corri?
Da piccolo ero molto più istintivo ma poi crescendo ho cominciato a ragionare, specialmente perché le gare sono sempre diventate più lunghe e quindi devo ragionare molto quando corro sulla cosa migliore da fare in quel determinato momento
9. Cosa significa per te indossare un casco Airoh?
Per me indossare un casco Airoh significa soddisfazione, perché Airoh è un marchio storico che indossano i migliori piloti, quindi entrare a far parte di questo gruppo mi ha reso orgoglioso
10. Se dovessi descrivere la tua carriera con una sola parola, quale sarebbe e perché?
Unica, perché penso non ci sia nessun pilota che partendo dal trial passando per il cross sia arrivato a vincere in MotoGP superbike e alla Dakar


















